Ricerca e innovazione nel progetto a tutela del pomodoro da industria

Presentato oggi il progetto PSR GOI I.D.R.A. che punta all'innovazione della difesa fitosanitaria contro il ragnetto rosso per la filiera del pomodoro da industria.

Oggi al Grande Albergo Roma di Piacenza è stato presentato il progetto GOI I.D.R.A., che mira ad adeguare la difesa fitosanitaria nella lotta contro il ragnetto rosso, l'acaro che minaccia la produzione del pomodoro da industria.
Il progetto, che ha preso il via a fine 2019, vede la partecipazione del Consorzio Agrario Terrepadane quale ente capofila, dell’organizzazione interprofessionale OI Pomodoro da Industria del Nord Italia, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, dell’Op Ainpo e non da ultimo del Centro di Formazione Vittorio Tadini.

Il direttore del Consorzio Terrepadane Dante Pattini è intervenuto sottolineando l'importanza di questo progetto per la salvaguardia della filiera del pomodoro, che subisce grosse perdite a causa dell'infestazione del ragnetto rosso.

Un ringraziamento particolare viene rivolto dal presidente OI Tiberio Rabboni al consorzio Terrepadane e al Centro Tadini, per la messa in campo di nuove risorse per migliorare e sviluppare le azioni a contrato di questo acaro così dannoso.

Il progetto, del valore economico di 250mila euro, di cui 180mila finanziati dalla Regione Emilia Romagna nell'ambito del PSR, è partito da una fase di ricerca - come spiega Emanuele Mazzoni dell'Università Cattolica di Piacenza - in cui è stata monitorata la presenza del ragnetto sul territorio, raccogliendo e classificando le diverse tipologie trovate e valutando la resistenza dei fitofarmaci.

L'Università Cattolica ha proceduto a stilare una nuova linea guida per le aziende agricole, a cui sono seguite prove in campo per rilevarne l'efficacia.

"Come facilitatore di filiera abbiamo collaborato con il Centro Tadini" spiega il segretario OI Maria Chiara Cavallo "purtroppo l'emergenza sanitaria ha in parte modificato la pianificazione di progetto".

Il Presidente del Centro Tadini Paolo Sckokai ricorda come il covid abbia inciso fortemente anche sull'attività di formazione, che si è svolta nella modalità a distanza, registrando però un buon gradimento negli agricoltori.

"Ci auguriamo che possano esserci altre opportunità di collaborazione altrettanto importanti e rilevanti per il settore" conclude Sckokai.

A Marco Crotti, Presidente di Terrepadane, è affidata la chiusura dell'incontro "la chiusura del progetto è prevista nel 2022. Terrepadane sta lavorando anche su altri progetti, in collaborazione con l’università Cattolica, ad esempio sui biostimolanti. Per quanto riguarda la vite, stiamo predisponendo una app per il monitoraggio della salute dei vigneti”.