Progetti

SILVALORNURE

Gestione collettiva e valorizzazione dei prodotti forestali dell’Appennino

Esercizio della cooperazione

Redazione dell’Accordo di Cooperazione in accordo con tutti i partner e la sua sottoscrizione entro i tempi stabiliti.
Costituzione dell’ATI del Gruppo Operativo SILVALORNURE con specifico atto notarile.
Riunioni fisiche periodiche (semestrali) di progetto, durante le quali si farà il punto sulle attività realizzate, si presenteranno i risultati raggiunti e si pianificheranno le attività del semestre successivo. L’UCSC-Crefis si occuperà della verbalizzazione di queste riunioni.
Si stabiliranno frequenti contatti sia fisici che per via telematica tra i partner coinvolti nelle diverse azioni (teleconferenze, riunioni skype, chiamate telefoniche e scambi e-mail). Sarà inoltre creato un gruppo Whatsapp per facilitare gli scambi informali e la trasmissione di immagini.
L’attività di rendicontazione tecnica e finanziaria sarà coordinata da UCSC-Crefis in qualità di capofila, e si avvarrà dell’aiuto di Impresa Verde Piacenza, che offrirà supporto alle imprese agricole del Gruppo Operativo.

Azione 1 - Stato attuale e potenzialità dei boschi della Val Nure

L’azione prevede 3 fasi di attività:

A) Censimento del patrimonio forestale della vallata

  • Il censimento si rende necessario per avere un quadro chiaro ed esaustivo dell’estensione, della natura e della proprietà dei vari tipi di foresta presenti in vallata.
  • Comunità Valnure effettuerà sopralluoghi nelle principali superfici boscate della Val Nure, con esclusione di quelle compresi nei territori dei Comunelli, percorrendo le strade, le piste e le carrarecce interne alle foreste e ricavando una dettagliata mappatura GPS della viabilità forestale, utile anche ai fini escursionistici. 
  • Applicando un protocollo concordato con UCSC-Crefis, VSafe e Impresa Verde Piacenza, saranno fatti rilievi sul tipo di essenze forestali presenti nei vari boschi (con particolare riferimento agli alberi di castagno), sul tipo di gestione del bosco, sullo stato della viabilità d’accesso e sull’esistenza di criticità di dissesto idrogeologico.
  • Il protocollo di rilievo prevederà anche l’acquisizione di immagini geolocalizzate tali da consentire l’analisi e il riconoscimento anche a distanza di tempo e a tavolino da parte di soggetti esperti.
  • Il personale di Comunità Valnure che effettuerà i rilievi sarà oggetto di un preventivo training, che gli consenta di riconoscere le piante e di identificare i vari sistemi di gestione forestale.

B) Valutazione dell’impronta di carbonio dei boschi e della loro sostenibilità

  • Tenendo conto di superfice, essenze dominanti e tipologia di gestione dei boschi, VSafe effettuerà una valutazione della situazione attuale in termini di: a) impronta di Carbonio dell’intero sistema forestale di vallata; b) potenzialità economiche per i proprietari fondiari e per la filiera del legno; c) ricadute sociali dell’attuale gestione forestale.
  • Impresa Verde Piacenza procederà al rilievo catastale finalizzato ad individuare la proprietà delle diverse porzioni di bosco. Attraverso la sovrapposizione delle immagini satellitari che individuano le aree boscate con i tracciati delle strade forestali di accesso e con il catasto terreni che riporta la proprietà di ciascuna particella di mappale, Impresa Verde stilerà una lista di titolari delle proprietà fondiarie che compongono ogni corpo boschivo. Ove disponibili, come nel caso di aziende associate a Coldiretti, i dati anagrafici saranno completati con i recapiti dei proprietari. Il risultato di questo lavoro consentirà di individuare i soggetti da coinvolgere in modo prioritario nella gestione collettiva delle foreste.

C) Studio delle potenzialità di reddito offerte dai diversi prodotti ottenibili

  • L’UCSC-Crefis svolgerà uno studio sui tipi di prodotti del bosco e del sottobosco che possono originarsi dalle foreste della valle, sia attualmente che in previsione di una gestione collettiva e pianificata: oltre all’attuale legna da ardere sfusa, saranno valutate le redditività di legna da ardere confezionata, eventualmente monovarietale, di legni selezionati per usi speciali (es. ciliegio per affumicatura dei cibi), di cippato, microcippato e pellet, di prodotti del bosco e sottobosco come castagne, funghi, tartufi. 
  • Per ogni prodotto sarà quantificato il potenziale prezzo di vendita diretta al consumatore finale attraverso un sistema cooperativo. Scopo di questo studio iniziale è di evidenziare potenziali attività secondarie che possono concorrere a rendere economicamente sostenibile la silvicoltura nella Val Nure.

Azione 2 – Forme di gestione associata

  • L’azione è finalizzata ad identificare la forma di gestione associata che consentirebbe di sfruttare al meglio le potenzialità ambientali, economiche e sociali dei boschi della Val Nure, cioè a rendere sostenibile l’attività forestale della vallata.
  • L’utilità della gestione associata sarà anzitutto analizzata in termini economici, quantificando le risorse umane ed economiche necessarie per acquistare ed ammortizzare l’attrezzatura necessaria a ricavare dai boschi prodotti legnosi adatti a soddisfare le domande future e a massima redditività. Sarà individuata la superficie minima di foresta capace di produrre reddito, la mano d’opera specializzata e non necessaria al piano di produzione e il calendario annuale di lavorazione, per individuare i bacini di mano d’opera disponibili. 
  • Saranno specificati i requisiti minimi per accedere a certificazioni che permettano l’accesso a mercati particolari, nonché per partecipare a bandi pubblici per ottenere contributi per investimenti e innovazione.
  • Saranno anche considerati i potenziali usi alternativi dei boschi (es. raccolta dei frutti e dei prodotti del sottobosco, escursionismo, allevamento di animali domestici e selvatici).
  • Tutti questi elementi saranno considerati nella realizzazione di un’analisi SWOT per ognuna delle forme di gestione associata del patrimonio boschivo prese in considerazione, tra cui: il consorzio forestale volontario, l’associazione fondiaria, la gestione cooperativa, l’affitto a lungo termine.
  • La valutazione delle forme di gestione associata prenderà in considerazione anche la complessità amministrativa delle diverse forme, i costi legati alla loro gestione annuale e la capacità operativa a breve, medio e lungo termine.
  • L’analisi sarà condotta dall’UCSC-Crefis e Vsafe srl, che possiedono le necessarie competenze di economia e gestione aziendale.
  • I due soggetti si avvarranno, inoltre, della collaborazione di Impresa Verde Piacenza che ha una vasta conoscenza del territorio e della realtà aziendale della Val Nure.
  • Il lavoro potrà essere arricchito e completato grazie alle informazioni fornite dall’Unione Alta Val Nure, che agisce in rappresentanza dell’insieme dei cittadini della valle.

Azione 3 – Prodotti del bosco ad alto valore

  • L’Azione è finalizzata a creare le condizioni per ricavare dal bosco prodotti nobili che, venduti direttamente al consumatore finale, possono generare un reddito ora totalmente inesistente.
  • Attore principale dell’Azione sarà la Cooperativa sociale di tipo B “Comunità Valnure”
  • L’Azione prevede la produzione, il confezionamento e l’organizzazione del sistema di promozione e vendita di alcuni prodotti del bosco, tra cui:
  1. Legna da ardere confezionata: in occasione di un taglio di bosco effettuato dai partner, il personale di Comunità Valnure raccoglierà le ramaglie di diametro tale da essere normalmente scartate oppure triturate a cippato. Con l’aiuto del partner azienda forestale, la legna secca sarà tagliata in tronchetti di lunghezza uniforme e posizionata in scatole di cartone accatastabili di peso medio di circa 15 kg, facilmente trasportabili a mano. La legna così confezionata sarà proposta nel circuito di clienti di Comunità Valnure, che si occuperà della promozione, del recupero degli ordinativi e della consegna agli utilizzatori finali.
  2. Legni varietali per usi speciali: verranno avviate produzioni sperimentali di legni varietali per usi speciali, con l’obiettivo di sfruttare la biodiversità dei boschi della Val Nure, ottenendo prodotti ad alto valore aggiunto. L’Azione prevede anzitutto il contatto con pizzerie e ristoranti con forno a legna e la proposta di legna adatta al loro specifico utilizzo, eventualmente valorizzando essenze ora non reperibili sul mercato del legname ma presenti nei boschi locali. Altri esempi di uso speciale che si intendono esplorare sono: legni per l’affumicatura dei cibi; b) intaglio o scultura; c) articoli per lo sport; d) strumenti musicali.
  3. Castagneti da frutto: si intende riportare a reddito una produzione che storicamente rivestiva un’importanza fondamentale per la valle. Due sono le azioni previste: a) ripristino di castagneti da frutto, tramite potatura di rinnovo e pulitura del sottobosco di vecchi castagni da frutto ora abbandonati, oppure attraverso l’innesto di piante di castagno selvatiche con varietà domestiche; b) raccolta delle castagne dai boschi attuali, loro trattamento per aumentarne la conservabilità e vendita al dettaglio delle stesse. Si intende anche sperimentare l’introduzione della raccolta delle castagne all’interno dell’offerta escursionistica della valle, predisponendo zone adeguate.
  • L’Azione coinvolge attivamente le aziende forestali partner, che allestiranno una o più delle sopra descritte attività sperimentali, appoggiandosi su Comunità Valnure in caso di necessità di mano d’opera aggiuntiva.
  • I prodotti ottenuti saranno proposti da Comunità Valnure a mercati e sagre ad elevata affluenza di pubblico, selezionati in via prioritaria nelle provincie di Lodi, Cremona e Milano e nella pianura piacentina-parmense. I prodotti del bosco saranno inseriti in un paniere di prodotti enogastronomici della Val Nure che la cooperativa promuoverà contestualmente. Nel caso specifico della legna da ardere confezionata e per pizzerie, sarà anche organizzato un sistema di consegna a domicilio o in luoghi specifici concordati con gruppi di clienti.

Azione 4 – Dimostrazione e divulgazione

L’Azione ha il triplice obiettivo di:

  • diffondere le buone pratiche di gestione del bosco al maggior numero possibile di operatori e aziende forestali della Val Nure;
  • presentare ai proprietari fondiari della Val Nure i vantaggi della gestione associata dei boschi, incentivando la loro adesione al progetto di vallata;
  • far conoscere al di fuori della valle l’iniziativa di sviluppo delle foreste e le sue implicazioni ambientali e sociali, anche per promuovere i prodotti del bosco locali e incentivare l’incoming di visitatori e turisti.
  • Per la diffusione delle buone pratiche si farà leva soprattutto sull’apprendimento tra pari: saranno organizzate 3 giornate dimostrative, a turno presso alcune aziende partner, ognuna dedicata a un argomento specifico (silvicoltura del castanito ceduo, il castagneto da frutto, operazioni di taglio ed esbosco da boschi danneggiati). 
  • Ai demo-days, organizzati da Impresa Verde Piacenza, saranno invitati tutti gli operatori forestali della vallata: dopo un’introduzione che sintetizza gli scopi ed i risultati del piano del GO, i partecipanti assisteranno allo svolgersi delle operazioni relative alla pratica oggetto della dimostrazione, effettuate dai loro colleghi con il supporto esplicativo di esperti.
  • Le operazioni saranno oggetto di registrazione (effettuata da Comunità Valnure) da cui ricavare brevi filmati a fine didattico da potere diffondere anche in ambiente internet.
  • I proprietari fondiari della valle saranno invitati a partecipare anche a n.4 incontri di ambito comunale, durante i quali saranno esposti i risultati del lavoro di identificazione dei sistemi di gestione collettiva più adatti alla situazione locale, per incentivare la partecipazione al progetto. Tali riunioni saranno anche il punto di partenza per la costituzione del soggetto giuridico prescelto e per l’avvio dell’organizzazione operativa e logistica di dettaglio della gestione. 
  • È previsto anche un incontro provinciale, sempre mediato dal contributo di Impresa Verde, per far conoscere anche agli operatori di un’area più vasta i risultati del progetto: sarà possibile presentare il modello di sviluppo forestale della Val Nure anche a rappresentanti di enti, società ed istituzioni piacentini ed extra-provinciali per amplificare l’impatto del progetto.
  • La comunicazione al di fuori della valle sarà, inoltre, l’obiettivo di Comunità Valnure, che avrà il compito di far conoscere ai consumatori e al grande pubblico il significato dell’iniziativa, i vantaggi ambientali e sociali che vuole ottenere e, in generale, il territorio della Val Nure e le sue eccellenze.   
  • Sarà prodotto un pieghevole dedicato al progetto e ai suoi risultati, distribuito in occasione di fiere al pubblico e agli operatori potenzialmente interessati all’acquisto dei prodotti del bosco della Val Nure. Si parteciperà a manifestazioni fieristiche come Forestalia a Piacenza, Domuslegno a Rimini, Legno&Edilizia a Verona, ma anche Cibus a Parma e altri eventi legati all’uso nobile di legna per identificare segmenti di mercato adatti alla valorizzazione dei prodotti della Val Nure.
  • I filmati prodotti nelle giornate dimostrative saranno utilizzati sia negli stand dei mercati e delle fiere con la loro proiezione su schermo, sia in ambiente internet (YouTube); particolare attenzione sarà dedicata alla comunicazione via web e social, che utilizzerà canali già attivi e frequentati, “targettizzando” i segmenti di cittadinanza sensibili ai temi della sostenibilità, dell’agricoltura sociale, dell’attività all’aria aperta (es. campagne su Facebook, notizie sul progetto inserite nei siti web dei partner e nelle rispettive newsletter ad associati o clienti).

Azione formazione e consulenza

  • L’Azione prevede una proposta di formazione “Valorizzazione della risorsa forestale attraverso l’innovazione delle produzioni”, attuata dal Centro di formazione, sperimentazione e innovazione “Vittorio Tadini”.
  • L’iniziativa formativa, della durata di 29 ore, vuole contribuire alla valorizzazione del patrimonio forestale dell’Appennino piacentino, grazie al trasferimento ai partecipanti di conoscenze in materia di tecnologie del legno tali da rendere evidenti le potenzialità delle risorse boschive presenti sul territorio. 
  • Lo sviluppo del percorso, partendo dall’inquadramento fito-sociologico della vegetazione arborea prevalente, illustrando le possibili diverse utilizzazioni del legname, arriverà a descrivere una possibile via di sviluppo forestale del territorio tale da massimizzare il reddito delle imprese, salvaguardando l’ambiente. La formazione mostrerà come le utilizzazioni forestali possano non essere finalizzate esclusivamente alla produzione di legna da ardere ma piuttosto a produzioni tecnologicamente più avanzate e remunerative.
  • Moduli previsti:
  1. Caratteristiche e utilizzo essenze arboree dell’Appennino piacentino;
  2. Legname da opera: tecniche di produzione;
  3. Cippato e pellet: caratteristiche e produzione;
  4. Sopralluogo presso aziende significative del settore.

La trattazione prevede lezioni teoriche in aula e lezioni in campo, nelle quali gli allievi potranno concretamente visionare esperienze di successo.

10
 min

Altri progetti:

INBIOS
L’obiettivo del piano è valorizzare i molteplici benefici legati all’utilizzo di biostimolanti in agricoltura, con lo scopo ultimo di implementare un approccio “green” e sostenibile per le produzioni agrarie. Il piano punta alla riduzione dei rilasci di sostanze inquinanti e miglioramento della qualità delle acque e del suolo, riduzione dell’impiego dei prodotti fitosanitari in campo, adattamento dei sistemi colturali agricoli ai cambiamenti climatici.
CONTR-HALYS
L’obiettivo del piano è ottimizzare il sistema di monitoraggio attualmente disponibile per la cimice asiatica (Halyomorpha halys) in un’ottica di risparmio dei prodotti fitosanitari impiegati per la difesa integrata e biologica, e a sviluppare un piano di difesa sostenibile delle colture che preveda l’integrazione di strategie complementari, tutte a basso impatto e che si sono dimostrate potenzialmente efficaci per la lotta alle cimici.
CLEAN-ER
Il progetto ha come obiettivo la conversione di biomassa legnosa/arbustiva di basso valore economico localizzata in aree montane, in una logica di filiera circolare e valorizzazione energetica.
SALVIBIO
Il progetto SalViBio ha l’obiettivo primario di valorizzare la biodiversità viticola del comprensorio dei Colli Piacentini per migliorare la competitività delle produzioni vitivinicole del territorio, oggi fortemente condizionata dal cambiamento climatico. Vitigni autoctoni, minori o di territorio si pongono come strumenti di innovazione per l’identificazione di nuove tipologie di prodotto, sfruttando la diversa resilienza dei genotipi e adottando protocolli gestionali volti a massimizzare il valore aggiunto del processo vitivinicolo.
BIANCOSEME
Il progetto mira ad incrementare i risultati ottenuti durante il progetto “Linee guida per il contrasto della fusariosi dell’aglio bianco piacentino” da cui era emerso il ruolo centrale assunto dal “seme” dell’aglio nella prevenzione della diffusione della fusariosi, attraverso la messa a punto di interventi di miglioramento delle macchine per la preparazione del seme, l'identificazione di metodi di sanificazione dei bulbi e la messa a punto di trattamenti innovativi di concia del seme.