Progetti

RIPRESO

Rilievo della variabilità intra-parcellare e applicazioni di precisione per una viticoltura efficiente e sostenibile

Uno sguardo al progetto

RIPRESO intende ottimizzare le prestazioni economiche delle aziende vitivinicole attraverso l’utilizzo di dati telerilevati funzionali all’applicazione sito-specifica degli
input. Attraverso una diffusione più capillare della viticoltura di precisione, il Piano intende combinare elementi di innovazione tecnologica e di tradizione vitivinicola, al
fine di armonizzare concetti spesso tra loro divergenti quali efficienza, produttività, standard qualitativi elevati e ridotto impatto ambientale.

Il Piano intende porre le basi per favorire l’uso di soluzioni high-tech per la gestione del vigneto moderno che, nel rispetto della tradizione e dell’identità locale, sappiano
rispondere alle sfide future di competitività anche in risposta al cambiamento climatico.

Risultati attesi

Individuare una strategia di gestione volta a uniformare la variabilità del vigneto. Attraverso la realizzazione e la pianificazione di interventi a rateo variabile (inerbimento, concimazione), il Piano intende massimizzare l’efficienza degli input esogeni, migliorare la produttività e la qualità delle produzioni e ridurre l’impatto ambientale della viticoltura.

Ridurre l’impiego del rame attraverso una strategia di difesa a rateo variabile basata sull’adeguamento del volume di irrorazione in maniera proporzionale alla vigoria della chioma rilevata in tempo reale da un sensore di prossimità.

Promuovere la vendemmia selettiva, sia essa manuale o meccanica, come duplice strumento di valorizzazione della variabilità per la diversificazione e qualificazione produttiva nonché di adattamento al cambio climatico.

I risultati del Piano saranno prontamente trasferibili alle aziende vitivinicole del territorio ove il tema della variabilità intra-parcellare è ricorrente, con indubbi benefici di carattere economico e ambientale. Il Piano vuole promuovere l’innovazione aziendale rispetto al tema della digitalizzazione e favorire l’adeguamento alle restrizioni normative in termini di impiego degli input (es. N, Cu). L’utilizzo di sensori di prossimità semplificherà, rispetto al rilievo da remoto, l’accesso ai dati telerilevati con applicazioni anche in tempo reale. Ridurre l’impiego del rame attraverso una strategia di difesa a rateo variabile basata sull’adeguamento del volume di irrorazione in maniera proporzionale alla vigoria della chioma rilevata in tempo reale da un sensore di prossimità. Promuovere la vendemmia selettiva, sia essa manuale o meccanica, come duplice strumento di valorizzazione della variabilità per la diversificazione e qualificazione produttiva nonché di adattamento al cambio climatico.

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